Eccoci qua,
Campionato iniziato, esami di metà semestre dati, neve arrivata, vangalate di thè caldo e caffè presenti: niente di nuovo, eppure c’è sempre quel che di affascinante in tutto ciò. Ma cominciamo dall’inizio.
Campionato. 8 partite in 15 giorni, prima partita persa 70 a 71 ai supplementari. Avevo la pelle d’oca? Sì. Mi sto divertendo? Un sacco. Vivere il college da sophomore è tutta un’altra storia, sai come funziona il gioco, sai cosa vuole il coach, ma soprattutto cerchi di trasmettere l’entusiasmo della partita alle ragazze nuove, alle freshmen, alle “Ben” dell’anno scorso. benedetta_morpurgoCerto, non sta andando tutto perfettamente, tutte le belle squadre devono affrontare alti e bassi, ma se mi fermo a pensare al lontano maggio che mi aspetta, quando dovrò dare il mio ultimo saluto, il magone che ho in gola mi fa realizzare il capolavoro che questa squadra sta facendo nascere. Dopo aver perso le prime due partite, siamo entrate in ritmo, abbiamo cominciato a conoscerci, a individuare i punti forti e i punti deboli di ognuna, non solo in campo, ma anche, e forse soprattutto, fuori, quando si tratta di trovare quella chimica che ci permette di trascorrere 24h al giorno insieme alle stesse persone. È un “learning process” e la cosa più bella è che non abbiamo nulla da perdere.
Neve. Ebbene sì, le temperature polari dell’anno scorso sono tornate, quest’anno un po’ in anticipo. Strati di ghiaccio, vento becero che ti taglia le labbra, strade innevate, e palestra ghiacciata. In tutto ciò, indovinate chi si è portata 4 maglioni? Sisi, la Ben (quando dico 4 sono proprio 4, non 5 o 6, ma 4). Niente paura però, perché credo di essermi seriamente abituata al clima del Midwest, tanto che devo ancora tirare fuori l’unica giacca che mi sono ricordata di portare.
Caffè, caffè e caffè. Tra scuola e basket, a volte non riesco a trovare nemmeno il tempo di andare in bagno (per farmi il caffè però lo trovo sempre). Si continua ad andare a mille, mi sembra di aver dato infiniti esami di anatomia e di averne altrettanti davanti a me. Eppure mancano 23 giorni. 23 giorni prima di ritrovarmi davanti ad una bella pizza, al mio caminetto caldo, ma soprattutto 23 giorni prima di mettere gli sci ai piedi e dimenticarmi del basket e di anatomia per qualche settimana. Sounds good, doesn’t it?
E chi lo sa, magari la Pizza la vado a mangiare al San Marteen dopo l’ultima partita prima di Natale dell’A2.
Un in bocca al lupo per le prossime partite da Keokuk, state stravolgendo tutto e non potrei essere più fiera di quella che considererò per sempre la mia seconda famiglia.

Ben

 
Benni’s Nugae” (dal latino, “bazzecole”) è la rubrica attraverso cui Benedetta Morpurgo racconta in prima persona la sua esperienza americana al Southeastern Community College a Keokuk, in Iowa.
Gli episodi precedenti:
Vol. 1: i diari di Benedetta Morpurgo dall’Iowa
Vol. 2: Il viaggio continua

Vol. 3: Il campionato con le Blackhawks
Vol. 4: un freddo inverno a Keokuk
Vol. 5: conclusa al meglio la stagione delle Blackhawks
Benni’s Nugae Vol. 6: La seconda stagione!