Fila San Martino – Passalacqua Ragusa 68-73
BASKET SAN MARTINO: Mahoney 12 (3/6, 1/2), Filippi (0/1, 0/2), Tonello, Amabiglia ne, Fassina 6 (3/3, 0/1), Bailey 9 (1/5, 1/2), Keys 8 (1/1, 0/1), Beraldo ne, Sulciute 19 (4/9, 2/7), Gianolla 12 (5/7, 0/1), Sbrissa ne, Fabbri 2 (1/6). All. Abignente.
EIRENE RAGUSA: Larkins 7 (3/10), Consolini 12 (3/10, 1/5), Gorini 16 (4/11, 2/3), Valerio 2 (1/1), Spreafico 8 (1/2, 2/4), Formica 7 (1/4, 1/1), Rimi, Brunetti 1, Vanloo 6 (0/1, 1/7), Ndour 14 (5/11, 0/1). All. Lambruschi.
ARBITRI: Capotorto di Palestrina (RM), Centonza di Grottammare (AP) e Bandinelli di Murlo (SI).
PARZIALI: 17-15, 36-30, 53-55.
NOTE: Nessuna uscita per 5 falli. Fallo antisportivo: Spreafico (33′), Filippi (40′). Tiri da due: San Martino 18/38, Ragusa 18/50. Tiri da tre: San Martino 4/16, Ragusa 7/21. Tiri liberi: San Martino 20/28, Ragusa 16/21. Rimbalzi: San Martino 44 (Sulciute 10), Ragusa 43 (Larkins 20). Assist: San Martino 12 (Bailey 4), Ragusa 12 (Vanloo 4).
La sfida con Ragusa ha un epilogo davvero doloroso per il Fila, che per la terza volta in cinque anni viene eliminato dalla Coppa Italia per mano delle siciliane, le quali potranno dunque difendere il titolo alle Final Four del 25 e 26 febbraio. Le Lupe, in vantaggio per tre quarti di gara, cedono in un finale punto a punto e caratterizzato dall’infortunio al ginocchio destro di Mahoney, la cui entità andrà meglio valutata nei prossimi giorni. All’atleta americana, rientrata appena una settimana fa dopo quasi due mesi out per un problema all’altro ginocchio, facciamo un grande in bocca al lupo con l’augurio che non si tratti di nulla di grave.
1° QUARTO. Coach Labruschi getta subito nella mischia Erlana Larkins, arrivata da appena un paio di giorni, mentre dall’altra parte Abignente ritrova Tonello e finalmente dopo più di due mesi può tornare a schierare la squadra al completo. In avvio il Fila prova subito a sfruttare la corsa e lavora bene a rimbalzo offensivo, salendo sul 9-2. Intanto dall’altra parte Ndour commette in attacco il suo terzo fallo (e va a un passo dal tecnico per le prolungate proteste), obbligando Sulciute ad uscire temporaneamente per una dolorosa gomitata al costato. La Passalacqua entra in partita con le triple di Consolini e Gorini, impattando a quota 11 all’8′. Poi il bel canestro in rovesciata di Mahoney scuote il Fila, che con una Keys da 11 di valutazione nel solo primo quarto si presenta avanti 17-15 al 10′.
2° QUARTO. San Martino riparte forte nel secondo periodo con Fassina e Sulciute (21-15), e poi Bailey risponde in contropiede alla tripla di Vanloo, facendo saltare in piedi un palazzetto caldissimo (27-21 al 15′). I rimbalzi di Larkins (12 nel primo tempo, saranno 20 alla fine) permettono tuttavia a Ragusa di rimanere aggrappata al match, nonostante la tripla di Sulciute che chiude la prima metà di gara sul 36-30. Un +6 che forse sta perfino stretto al Fila, che nella valutazione totale comanda 56-20.
3° QUARTO. Al rientro Mahoney risponde per due volte a Gorini, ed è una trama destinata a ripetersi nella terza frazione, con San Martino pronta a ribattere colpo su colpo ai tentativi di riavvicinamento di Ragusa. Quando però al 27′ Formica va a segnare col fallo, le siciliane sono di nuovo a -1 (47-46). Poco dopo è ancora lei (7 punti consecutivi) a realizzare la tripla del pareggio a quota 49, e sempre da tre arriva anche il primo vantaggio dell’incontro per le ospiti, con Spreafico (49-52). La risposta del Fila è firmata da Gianolla e Sulciute, ma la stessa Spreafico ancora da fuori (4/6 da tre nel terzo periodo per Ragusa) fissa il punteggio sul 53-55 all’ultima pausa.
4° QUARTO. Fassina e Mahoney impattano a quota 57, poi però in contropiede la stessa Mahoney subisce fallo da Spreafico e piega male il ginocchio. L’americana è costretta a uscire, ed è una brutta botta anche a livello psicologico per il Fila, che tuttavia con Gianolla rimane aggrappata alle avversarie. A 2′ dalla fine la tripla di Bailey vale il 65-65, ma poco dopo le risponde Ndour. San Martino non gioca bene l’azione d’attacco, e di nuovo la spagnola (12 punti nell’ultimo quarto) sigla un canestro difficile per il 65-69 quando mancano solo 20″. È il punto decisivo, infatti nel finale il fallo sistematico non cambia le sorti del match, anzi per il Fila piove sul bagnato perché Keys si fa male alla caviglia. Finisce 68-73, alle Final Four ci va Ragusa.
Il primo pensiero va a Megan che poco prima dell’infortunio aveva spostato l’inerzia della partita a nostro favore, spero di rivederla presto. Per il resto a mio avviso bella prestazione, brava Martina Fassina e ottima Egle. Ci riproveremo. Forza lupe
Come giustamente scrive Vittorino Bernardi nella consueta analisi-riassunto del lunedì
“Gazzettino nazionale ognisport”, il Fila paga la panchina corta e nel campionato è la prima dopo le “tre sorelle” di testa e ora dopo il forte rafforzamento di Ragusa che completa un roster stellare (vedi anche l’annuale “Euro Oscar” della rosea Gazzetta dello Sport con la formidabile campionessa spagnola delle siciliane) probabilmente Ragusa rientrerà nella lotta tricolore, oltrechè bisognerebbe distribuire meglio le segnature della completa rosa a canestro, poichè spesso le partite si risolvono su ridotissimi scorer….
Auguri a Megan Mahoney, formidabile fuoriclasse e tra le maggiori cestiste del campionato ogni-tempo (come da vittorie MVP Serie A1), purtroppo è l’amara legge dello sport che ha caraterrizzato anche grandi campioni (vedi Carlo Ancellotti ad inizio carriera e Roby Baggio o nel nostro Cittadella l’ex-capitano del Milan Primavera Filippo Lora 23nne vicentino di Valdagno con ben tre gravi rotture al ginocchio in quattro stagioni (oggi operato e con tanti auguri cari!!!).
Auguri di pronta ripresa!!!!!!!!!!!!!!!!
Avanti sempre e sempre da lodare un eccellente campionato di Serie A1!!!
E ora diffondere al massimo Fanola-Palermo di sabato prossimo 21/01/2017, purtroppo in coincidenza col top-match Cittadella-Bari, ma per i tifosi giallo-neri grande presenza a sostegno della bellissima squadra di A2!!!!
Caro Pierluigi ce ne fossero di squadre capaci con la nostra panchina di portare Ragusa a sudare per vincere. Il cuore delle lupe è grande più di tante statistiche e parole. Sempre e solo Forza Lupe
Giorgio, condivido il tuo pensiero, dobbiamo andare fieri di avere un team come il nostro.
Un augurio per Megan, che possa rientrare presto a giocare.
Sempre Forza Lupe
Che poi il buon Bernardi notoriamente segue le partite di Schio, quindi dubito che abbia potuto vedere quella delle lupe che giocavano in contemporanea, sono giudizi che lasciano molto il tempo che trovano secondo me. Forza Lupe e Forza Megan
Certamente!!! Il “cuore” delle Lupe è immenso da… “scudetto-tricolore”, anzi… da EuroLega!!!
La panchina-corta è solo un effettivo dato tecnico: vedi ad esempio quando purtroppo succedono una o più assenze, come il recente periodo senza le forti giocatrici Tonello, Flippi, Mahoney…
(Essendo peraltro totalmente favorevole alle “rose ridotte” in ogni sport…, poi si amplia e/o si integra a seconda delle necessità, vedi Aja Putnina a gennaio 2015).
Ora senza la fuoriclasse USA Megan Mahoney, ne parlavo anche ieri sera nei nostri frequenti colloqui sportivi con il caro amico e mitico “presidentissimo-onorario-fondatore” Francesco Cordiano (….a proposito Francesco: tieniti pronto domani sera “mega merenda calda del giovedì” al Primavera-Las Vegas-Duomo-Quadrifoglio e/o dove vuoi etc.. perchè porto a San Martino i giornalini del big-match Cittadella-Bari che sabato 21/01 inizia il Girone di Ritorno in Serie B!
Aaaahhh.. che peccato per l’amaro infortunio a Megan, veramente si sarebbe voluto averla prossima graditissima “ospiti d’onore” a una partita allo Stadio Tombolato, come già annunciata agli altoparlanti l’ultima volta che vennero Mary Sbrissa e Marcella Filippi ammiratissime e accolte dal Presidente Andrea Gabrielli!), ebbene visto che la salvezza è blindata da tempo con il primario obiettivo del mantenimento della top-categoria A1, visto anche le altre numerose brillanti squadre di Serie A2, Serie C, le Giovanili… a questo punto, Caro Francesco, si potrebbe mantenere la squadra con due sole straniere nel Girone di Ritorno (come già fatto due anni fa in andata) e lanciando a pieno ritmo le varie giovani e con gran minutaggio del carismatico capitano Mary Sbrissa e ora con il definitivo ritorno in cabina di regia di Monica Tonello (a fianco della conterranea veneziana campionessa Angela Ginolla) certamente una grande opportunità del lancio totale della promettente giovane azzurra Martina Fassina (come fece Sinisa Mihajlovich con Donnarumma-Milan classe 99 o due anni fa Guidolin con Scuffet-Udinese…classe 96 e ti ricordi Valentina il tuo top-incontro con il portiere dell’Udinese all’Hotel Fior di Castelfranco e foto ogni-Italia!).
Certamente con il grandissimo “cuore” e “spirito di gruppo” della squadra, oltrechè la sapienza e capacità tecnico-tattica dell’head-coach Gianluca “Larry” Abignente, in alcuni match si riesce a sopperire alla grande (vedi vittorie Broni, Spezia) e in altri si perde (vedi Umbertide e soprattutto con gli squadroni vedi Venezia e Ragusa diventa in effetti impegnativo vincere).
Il rammarico è stato il “derby” al con le oro-granata “Reyer Venezia”, ove sarebbe stato veramente bello un confronto con il “Fila” al totale completo!
Certamente ora, senza purtroppo la top-fuoriclasse USA Megan Mahoney il “Fila” perde una giocatrice di valore assoluto, ma ora Capitan Mary Sbrissa (come sempre l’affidabilissima e puntuale Capitano, come fece due anni fa in situazione di emergenza giocando al “Taliercio” di Mestre la sua assoluta migliore partita -assieme alla finale play-off A2/A1 con il Milano) sciorinerà il suo carisma e bravura da Nazionale Azzurra, come scrisse Francesco Velluzzi su gazzetta.it (con elogi proprio a super-Mary e super-Fabbrim una giocatrice di enorme potenziale – tricolore a 20 anni con il Vomero Napoli e stella in EuroLega marcando i super-pivot più forti – e attendendola in un ottimo girone di ritorno, magari già da Napoli ove ha sempre giocato molto bene…).
E buon lavoro al caro amico sportivo head-coach Gianluca Abignente, il “professore”… (certamente per il doveroso titolo di laurea in scienze motorie, ma anche per gli insegnamenti in campo di competenza e soprattutto capacità dapprima di preparazione e poi di gestione del match, come spesso sottolineato direttamente in varia corrispondenza, sperando possa restare a lungo a San Martino come fece già nel precedente lungo decennio di Udine, diventando per San Martino come il Dan Peterson o Sandro Gamba dei leggendari Milano e Varese oppure il Foscarini (storico allenatore 12 anni a Cittadella) o il mitico Fergusson super-trainer trentennale all’Olf Trafford!
Forza AS San Martino… Forza Fila, Forza Fanola, Forza tutte…!