Passalacqua Ragusa – Fila San Martino 88-31
EIRENE RAGUSA: Micovic 2 (0/1, 0/1), Gatti 4 (1/2, 0/1), Mauriello ne, Galbiati 12 (0/4, 4/5), Williams 22 (6/8, 2/3), Walker 18 (6/10, 1/1), Malashenko 20 (7/12, 1/2), Richter 5 (2/3), Soli (0/2), Valerio 5 (1/2, 1/2). All. Molino.
BASKET SAN MARTINO: Pegoraro 4 (1/4), Granzotto 2 (1/4, 0/1), Cattapan (0/2 da tre), Stoppa (0/3, 0/3), Zanetti 2 (1/3), Sandri 2 (1/7, 0/2), Jagodic (0/2), Rasheed 13 (2/7, 2/4), Sbrissa 2 (1/5), Correal 6 (3/9, 0/1). All. Abignente.
ARBITRI: Pepponi di Perugia, Bongiorni di Pisa e Colazzo di Milano.
PARZIALI: 29-4, 45-15, 68-26.
NOTE: Uscite per 5 falli: Richter (33′), Zanetti (37′). Tiri da due: Ragusa 23/44, San Martino 10/44. Tiri da tre: Ragusa 9/15, San Martino 2/13. Tiri liberi: Ragusa 15/22, San Martino 5/7. Rimbalzi: Ragusa 48 (33+15), San Martino 23 (14+9).
Finisce male la prima partita in A1 per il Fila San Martino, battuto nettamente da una Passalacqua Ragusa che ha davvero impressionato, confermando di poter ambire a un campionato di altissimo livello. Per le Lupe invece una giornata storta, nella quale ha sicuramente avuto un peso non indifferente la grande emozione per il debutto nella massima serie italiana, che riguardava non solo la società ma anche lo staff e praticamente tutte le giocatrici. Alla fine è un risultato che fa male, ma che servirà sicuramente per fare esperienza in vista di un campionato che è appena all’inizio, e riserverà incontri più avvincenti ed equilibrati.
I primi punti dell’avventura in A1 sono targati Pegoraro, autrice di un 2/2 ai liberi dopo pochi secondi, e subito si fanno sentire gli oltre 50 tifosi gialloneri volati fino a Cagliari per sostenere le Lupe. La risposta siciliana è però immediata: Malashenko e Williams si fanno sentire da fuori, e poi la stessa Williams si invola in un fulmineo contropiede, e in un attimo Ragusa vola sull’11-2 (3′), obbligando coach Abignente al primo time-out. Che però non pare sortire effetti, perché in attacco si fa fatica a trovare conclusioni pulite, mentre dall’altra parte il Passalacqua vola già sulle ali dell’entusiasmo, trascinato da una Williams spaziale (11 punti nel 19-2 del 5′). È la neoentrata Sbrissa a fermare finalmente l’emorragia, realizzando il primo canestro dal campo, ma San Martino continua a subire il ritmo imposto dalle avversarie, e all’8′ le lunghezze di svantaggio sono già 20 (24-4).
In avvio di secondo quarto Rasheed realizza il suo primo canestro italiano da dietro l’arco, provando a dare la scossa alle sue, e poco dopo anche Correal si iscrive a referto. Il gap è sempre enorme (34-11 al 14′), ma ora le Lupe sembrano essersi finalmente tolte di dosso un po’ di tensione, e anche in difesa e a rimbalzo provano a tenere botta. Sandri segna con un bel movimento sotto canestro, ma dall’altra parte Galbiati risponde da fuori, confermando la sensazione che, se a San Martino serve un grande sforzo per conquistarsi ogni singolo punto, a Ragusa viene invece tutto molto più facile.
Nel secondo tempo diventa complicato per il Fila conservare la concentrazione, anche perché il tiro non vuole proprio saperne di entrare, a differenza di quanto accade sull’altro lato del campo, dove le siciliane chiuderanno con oltre il 50% da due e un eloquente 9 su 15 da tre. Lo scarto non fa che crescere, e si può solo alzare bandiera bianca.
Rimane comunque la consapevolezza di avere le potenzialità per esprimersi meglio di quanto fatto in questa partita inaugurale, e la certezza che ci saranno occasioni più favorevoli per farlo. Magari già a partire da domenica prossima, quando San Martino esordirà di fronte al proprio pubblico contro La Spezia, e il supporto dei tifosi di fede giallonera potrebbe fare la differenza. Oggi e sempre… forza Lupe!