Il Minibasket salverà la pallacanestro femminile: uno slogan per rilanciare le attività di promozione e per salvare “uno sport in via di estinzione”.
Numeri alla mano (dati FIP stagione 2017/18 – pre covid).
Le atlete italiane iscritte al minibasket erano poco più di 22.000; il rapporto nazionale femmine/maschi è di circa 1/9, ovvero ogni 10 atleti iscritti uno è bambina. La media nazionale dice che una bambina su 100, fra le nate dai 6 agli 11 anni, gioca a basket. Tradotto concretamente, significa che in palestra in un gruppo minibasket ci sono una bambina e nove bambini. O molto più spesso ci sono due amichette in una palestra e nessuna in un’altra, perché una bambina da sola in mezzo a tanti maschietti rinuncia!
Importante in questo contesto storico considerare la natività in calo: le nascite negli ultimi 10 anni segnano una media di -3% annuale, ovvero nel 2011 nascevano 262.846 bambine in Italia, nel 2021 ne sono nate 196.544.
La fotografia del nostro territorio dell’alta PD/VI/TV è in linea con quella sopra descritta. In alcune palestre non ci sono bambine e in altre non più di una su 100 nate. Fanno eccezione i centri minibasket che hanno avviato un programma coordinato con Lupebasket, che ha messo in campo iniziative di promozione nelle scuole, editoriali e ad alto impatto emotivo con l’aiuto delle giocatrici della prima squadra e della mascotte Smarty. Ecco che i numeri passano a 11 bambine su 100 nate che scelgono il basket a San Martino di Lupari, e 3 su 100 nelle palestre di Villa del Conte, Galliera, Tombolo e Castelfranco Veneto, quest’ultima in collaborazione con la neonata società Basketball School che ha raccolto l’adesione di 30 bambine.
In termini assoluti, stiamo parlando di 90 bambine iscritte al minibasket nell’ultima stagione 2021/22, malgrado la situazione pandemica non favorevole.
Ricordiamo che a San Martino di Lupari il minibasket è anche maschile e il rapporto femmine-maschi è 1/2: ovvero, ogni tre atleti uno è bambina. I tesserati nella stagione 2021/22 sono stati 180.
Malgrado i numeri interni positivi, i problemi non sono mancati: solo 7 squadre Esordienti in tutto il Veneto, e 5 squadre Gazzelle, numeri che non hanno permesso a queste categorie di svolgere un campionato degno di questo nome.
Poche bambine iscritte al minibasket: un dato che ci avvisa che fra qualche anno spariranno molte squadre giovanili, e non si avranno sufficienti giocatrici di livello per i campionati senior e per il massimo campionato, che potrà diventare meno spettacolare oppure dovrà aprire le porte a più straniere.
Se in questo contesto aggiungiamo il poco risalto dato dai media nazionali al basket femminile, è chiaro che questo sport al femminile è destinato a ridimensionarsi pesantemente.
In questo quadro, solo uno sforzo “enorme” di tutti gli attori del basket femminile potrà invertire questo andamento.
Da parte nostra, il minibasket rimane un settore in cui c’è la forte volontà di continuare a investire sempre di più, anche per l’importante valore sociale che questa attività ricopre. Il recente inserimento nell’organico di Martina Mannu quale nuovo responsabile tecnico va letto proprio in questo senso. Perché il progetto Lupebasket del minibasket vuole essere un faro nel panorama provinciale, regionale e nazionale.
Michele Stefanello
Dirigente Responsabile Minibasket San Martino di Lupari