Mazzonetto San Martino – Reyer Venezia 65-56
 
LUPE SAN MARTINO: Fietta 2, Beghetto 6, Cecere 10, Trinca, C. Cavalli 2, Busnardo 10, B. Giacomazzi, Vettore, Masoch 4, V. Giacomazzi 6, Meroi 9, Nezaj 16. All. Valentini.
REYER VENEZIA: Galdiolo 3, Costantini, Tosi 2, Bianchi 5, Leonardi 19, Luraschi 11, Maccarone, Marchiori, Soldan 4, Fiorindo 10, D’Este 2. All. Da Preda.
ARBITRO: Barbiero di Cittadella.
PARZIALI: 15-8, 33-25, 47-43.
 
La nuova squadra, accanto al nuovo allenatore, mostra una grinta alla quale non si era abituati, e già prendono forma nella mente fantasie di successo, dopo aver gustato questo delizioso antipasto conclusosi con un 65-56 nei confronti della Reyer Venezia.
Il primo tempo vede le Lupe timorose, ma la leggera ritrosia lascia spazio alla competizione, perché si apprestano subito ad organizzare un gioco deciso e di buona difesa (15-8). L’impressione è quella di essere a Miami, ad un raduno di surfisti, l’adrenalina sale e il coinvolgimento aumenta; le giallonere rimangono sulla cresta dell’onda anche nel secondo tempo; bene con i canestri, i rimbalzi e le palle recuperate (33-25 il punteggio al 20′), nonostante il continuo tentativo della Reyer di “rubare il posto sul surf”.
 
Più difficile rimanere in equilibrio sulla tavola durante il terzo periodo (47-43), e ogni tanto è diventato doveroso pensare che le Lupe stessero per affogare, facendosi travolgere dall’onda. Ma è evidente che la squadra oltre a saper giocare meglio a pallacanestro, regge bene sul fatto di tener duro fino alla fine.
L’ultimo quarto costringe le Lupe a combattere con maggiore determinazione, ma la squadra non arranca in salita, anzi attende l’onda oceanica del Pacifico, ci sale sopra anche senza tavola, e procede ad una vittoria schiacciante, lasciando a bocca asciutta le avversarie, forse anche un po’ stupite e bisognose di cambiarsi il “costume” fradicio.
 
La maggiore soddisfazione di queste nostre atlete è stata forse il toccare con mano un iniziale buon risultato, dopo un periodo di allenamenti intensi, dove a volte magari l’animo si scoraggia e lo sguardo diventa serio e preoccupato. L’augurio è che il risultato consenta di guardare avanti con fiducia e con umiltà, la strada è lunga e richiede ancora molto impegno. L’estate è già lontana, e tutto sembra coinvolgere queste giovani donne in un travolgente darsi da fare: sedici anni è un’età fantastica, perché cominciano piano piano a scomparire i turbamenti vorticosi, per lasciare spazio ad una persona che intravede una struttura di sé più precisa. L’avanzare dell’età aumenta però le aspettative da parte del mondo esterno, come succede quando si gioca in una squadra Elite. Quindi è proprio arrivato il momento di usufruire della propria stoffa e di mettere in atto le proprie capacità, con elasticità e ubbidienza. Per oggi la vittoria toglie l’ombra delle fatiche dagli occhi, recuperando la fresca gioia della giovinezza, poi si vedrà. Cavalcate l’onda!

Doriana Pilotto