Vi proponiamo la bella intervista che Pick&Roll Magazine ha realizzato al tifoso delle Lupe Valerio Ferraro, per una rubrica dedicata ai tifosi del basket femminile italiano.
Un ringraziamento va alla redazione per l’intervista, e naturalmente un grazie anche a Valerio e a tutti i tifosi gialloneri, siete il “carburante” dei successi marchiati Lupe!

 
Da www.pickandrollmagazine.com:
 
I LOVE THIS GAME – “ECCO PERCHÉ TIFO SAN MARTINO DI LUPARI”
 
Riprendiamo la Rubrica “I LOVE THIS GAME” dedicata ai tifosi del basket femminile italiano, perché crediamo siano loro i veri protagonisti di questo sport.

Oggi siamo con Valerio Ferraro per parlare di San Martino di Lupari, una squadra che è stata protagonista di una stagione esaltante.
 
Valerio, perché tifi Lupe A.s. San Martino?

Se conoscete Francesco Cordiano, storico presidente del San Martino di Lupari e tutti i volontari che in questi anni lo hanno sostenuto e aiutato, puoi solo appassionarti al basket femminile e tifare per le Lupe. Lui ha creato una “macchina” organizzativa che ha coinvolto persone e territorio con risultati indiscutibili. Le capacità dello staff, l’onestà, la serietà, e il sacrificio sono un esempio per noi tifosi. Dopo la promozione in A1 è stata affidata la presidenza a Vittorio Giuriati: una scelta perfetta fatta al momento giusto. A tutte queste persone l’onore di questa bella storia chiamata A.S. SAN MARTINO e a loro il merito della passione della nostra tifoseria. Francesco da capo branco con il suo inconfondibile stile, parlando ad una giocatrice appena arrivata a San Martino disse: “Ricordati che giochi qui a San Martino, non importa quanto tempo resterai con noi, se giochi in prima squadra o nel giovanile, dai sempre il massimo perché tutti ricorderanno il tuo nome stampato dietro la maglia e sarai Lupa per sempre”. Indossare la casacca giallo nera e sentirsi lupe è per tutti i nostri bambini e per le nostre ragazze un’esperienza da vivere, una favola dove tutti i valori dello sport vengono esaltati. Il nostro piccolo paesino, con i risultati sportivi raggiunti in questi ultimi anni è conosciuto in tutta Italia e grazie al sostegno degli sponsor possiamo continuare a sognare. La tifoseria Giallo Nera è un espressione di gioia, di senso di appartenenza dove colori, canzoni si mixano alla nostra passione. Il nome della nostra “curva” è “Minibasket presente”. Ogni domenica il nostro palazzetto è pieno, da noi non servono le forze dell’ordine a presidiare il tifo. Noi viviamo lo sport e tifiamo con le nostre famiglie consapevoli che dobbiamo essere un esempio per i nostri figli.
 
In che modo ti sei avvicinato al basket femminile?

Dal 2001 io e la mia famiglia frequentiamo questa società. La prima indimenticabile uscita è stata ad un torneo a Roma tra squadre del settore giovanile in cui partecipammo come accompagnatori delle nostre nipotine, vincemmo il torneo. Poi abbiamo seguito la squadra dalla serie B alla promozione in B eccellenza(2004 Finale con il Montecchio), alla promozione in A2 (2008 Finale con il Lavagna) e in A1 del primo maggio del 2012 (finale con il Sanga Milano) trasferte incluse. Siamo legati a tutte le ragazze che hanno calcato il nostro parquet e se c’è bisogno di una mano in società noi ci siamo. Ci siamo armati di tamburo nel 2010 alle finali Under 17 dove abbiamo conquistato lo scudetto di categoria. Di li in poi abbiamo continuato a rullare e a cantare. La voce è di Sara, mia figlia “nata al Pala lupe” 11 anni fa e alla trombetta mia moglie, mentre Sofia, la figlia più piccola di 7 anni accompagna regolarmente con tutte le altre bambine le ragazze in campo. Ora in “curva” siamo in tanti, tutti amici, con cui condividiamo la nostra passione. Che si vinca o che si perda l’importante per noi è vedere le lupe mordere e lottare. Oggi continuiamo a divertirci e quest’anno siamo andati alla grande. Abbiamo scritto un’altra pagina di storia con le qualificazioni alle final four di coppa Italia e poi speriamo che qualche sponsor possa aiutarci per poter puntare presto all’obiettivo “grosso”.
 
Cosa ti piace del basket femminile?

Il basket è emozione!Chi comincia a capirlo poi si innamora e non lo lascia più. Noi seguiamo il femminile che è molto tattico e meno fisico ma comunque molto spettacolare. Poi la femminilità addolcisce i rapporti tra tifosi, giocatrici e bambini e il tutto viene esaltato dalla voglia di vincere delle nostre ragazze. C’è un coinvolgimento emotivo nel vederle mentre rincorrono la palla a spicchi. E’ bello osservarle mentre cercano uno spazio per attaccare il ferro, condividere con loro l’emozione di vincere un derby, vedere l’orgoglio di chi indossa la nostra casacca, commuoversi con chi piange per aver perso una partita all’ultimo secondo o rimanere stupiti per chi corre a tutta birra dribblando le avversarie ma controllando il pallone sulle punta delle dita per appoggiarlo dolcemente a canestro. E’ bellissimo vedere chi aiuta la propria compagna a difendere duro, chi tira disegnando traiettorie aeree che si insaccano sulla retina da distanze pazzesche, chi non molla mai e lotta per ribaltare un gap che sembra aver segnato una partita e chi con ansia conta i secondi per gestire un’azione. Questo è il bello del basket femminile, un mondo che assomiglia in tutto alla nostra vita dove anche noi dobbiamo non mollare mai ed attaccare il ferro.
 
Quali servizi per i tifosi miglioreresti nel basket femminile?

Quest’anno abbiamo la possibilità di seguire tutte le partite in diretta streaming; questa è una bella iniziativa a sostegno delle tifoserie. In ogni caso il movimento merita più visibilità. E’ un peccato vedere l’assenza assoluta dai canali televisivi nazionali che ho la sensazione snobbino il movimento. Per fortuna sul web fioccano informazioni che ci aggiornano tutti i giorni su tutte le categorie. Le società devono puntare a riempire i palazzetti coinvolgendo i bambini e le loro famiglie con iniziative. Alimentare la passione, questa a mio avviso è la parola d’ordine. La situazione economica è difficile sia per le aziende che per le famiglie che per gli sponsor. La Lega e la FIP devono sintonizzarsi per creare un modello sostenibile.
 
Grazie mille Valerio!
 
Manuela Picariello
www.pickandrollmagazine.com