3 marzo 2015, in casa con Schio: le ragazze dell’Under 14 Uniconfort/LB Costruzioni si impegnano in una partita emozionante, nel complesso sono emerse un po’ più di passione e grinta. Difendono bene e recuperano diverse palle in difesa; rispetto a quest’ultima, le lupe a tratti sono proprio agguerrite. Le atlete arrivano vicino alla vittoria: 55-60! Peccato! (Badaile 5, Cavalli F. 11, Cagnin 1, Cavalli C. 17, Buson 4, Salviato 3, Giacomazzi V. 8, Carlesso 6).
Con l’Abano invece (il 6 marzo in casa), la situazione si è rivelata difficile e la squadra sanmartinara è ritornata ad arrancare, commettendo tristi errori. Le giocatrici dell’Abano sono state veloci e hanno spesso “accerchiato” le nostre atlete, pure in attacco, e si sono letteralmente prese dalla mano delle lupe, la palla. Risultato 41-64 (Badaile 4, Cavalli F. 6, Cavalli C. 24, Salviato 2, Giacomazzi V. 3, Carlesso 2).
Una riflessione, usando una storia, sulle mani che tengono la palla ma se la lasciano sfuggire. C’era una volta una principessa che era nata con delle mani così fragili, che ogni cosa le sfuggiva e si rompeva. Per questo il re suo padre aveva disposto ben cento servi, affinché afferrassero le cose al posto suo. Un giorno la principessa indebolita ulteriormente dalla scarso uso delle mani, profondamente abbattuta, incontrò ad una festa di palazzo, un principe, ahimè senza mani dalla nascita. Ella rimase incantata dalla sua bellezza, dolcezza e dal rispetto che generosamente le mostrava e si innamorò perdutamente di lui. Tuttavia la principessa continuava a non usare le mani, perché credeva alla sua fragilità e aveva perso la speranza; quindi non scambiava con il principe nemmeno un abbraccio e non lo toccava mai. Il principe aveva da sempre sperato che qualcuno gli consentisse di sperimentare la forza e il calore delle mani, pur non avendole, quindi abbattuto cadde in preda ad una straziante chiusura, che lo costrinse a letto. Un giorno la principessa capì che il bene del principe era superiore alla sua paura e quindi si fece forza e con le mani sfiorò affettuosamente il viso del principe, il quale prontamente guarì.
Le mani rappresentano la nostra capacità di dare, ricevere ed eseguire una o più funzioni; a volte occorre un bene e un obiettivo superiore, per essere più sicuri dell’uso che facciamo di questo stupendo strumento.
Doriana Pilotto