Per gli appassionati dei resoconti canonici si può cominciare così: “Apertura del nuovo campionato delle U16 Elite, sabato 9 ottobre 2015 nella palestra di Campretto (rinnovata e non più a rischio di – commozioni cerebrali -), con San Martino-Reyer Venezia. Primi due quarti faticosi, le nostre atlete stentano sulle rimesse e sui passaggi; la Reyer è più organizzata e attua gioco di squadra, nonostante l’evidente bravura di alcune atlete. Durante gli ultimi due quarti San Martino acquisisce più sicurezza e accorcia le distanze: termina tutto con un 46-63, battuta d’arresto dignitosa”.
Per un “palato più riflessivo” mi vengono in mente, guardando questa squadra, due parole:
- CONOSCENZA: è la consapevolezza di fatti, verità, informazioni, ottenute attraverso l’esperienza o l’apprendimento. Quindi questa esperienza di basket chiede ad ogni atleta l’attivazione delle conoscenze acquisite, da integrare con quelle attuali e nuove (cambiati per tutte gli allenatori), puntando a creare uno stile originale e diverso. C’è poi la conoscenza intesa come creazione di legami. Quindi conosciamoci in tutti i sensi.
- ELITE: insieme di persone che socialmente condividono abilità particolari e superiori alla norma, tali caratteristiche pongono il gruppo, rispetto ad altri, in una posizione privilegiata. Parola di contenuto emozionante, ma impegnativa visto che richiede ad ogni atleta la responsabilità di portare avanti questo attributo, già dato da chi ha scelto di inserirla nella squadra. In sostanza ogni ragazza ha un mandato: “Tu puoi fare parte di un’elite per le tue capacità, ti viene data la possibilità di dimostrarlo”. Impegnative sono pure le dinamiche che si innescano quando si gioca in un’elite, ma… c’è tempo per parlarne.
L’inizio c’è, la strada ha le sue tracce da seguire, buona esperienza di sport, di uno sport bello ed emozionante come il basket.
Doriana Pilotto
bell’articolo! buon inizio a tutti!