A.S. Merano – Uniconfort Giovani Lupe 26-48
 
A.S. MERANO: Prapi 3, Marra 2, Buciol 5, Bordon 4, Bicciato 2, Gazidede 4, Panzeri 4, Dridi 2, Durmish, Bakass, Sula, Cereghini. All. Negrisolo.
BASKET GIOVANI LUPE: Cogo 8, Bernar 10, F. Semenzato 9, Simonetto 11, Celleghin 4, Stocco 2, Bellon 4, G. Semenzato, Pesavento, Borsellino, Lazzarin, Simeoni. All. Stocco Cinzia.
ARBITRI: Bottonelli e Bortot.
 
Rieccoci! Inizio della seconda fase e dei nuovi impegni per le Giovani Lupe targate Uniconfort, dopo la triste scivolata nell’ultima di campionato, quando con una prestazione “sotto le righe” abbiamo perso in un sol colpo il primato in classifica e l’accesso al girone più prestigioso per una questione di classifica avulsa.
Le parole d’ordine? Dimenticare, rialzarsi, rimboccarsi le maniche e ritrovare il necessario spirito di squadra per riprendere a giocare con nuovo vigore ed ancor più slancio di prima!

La distante e lunga trasferta di Merano sembra essere propizia, favorendo quel clima da gita scolastica che aiuta a ritrovare il sorriso e a fortificare l’amicizia e la complicità tra le ragazze.
Approdiamo in questa città altoatesina con quel timore reverenziale (e forse di un po’ di antipatia) che spesso si prova arrivando in quei paesi dove i cartelli sono scritti prima in tedesco e poi in italiano.

Ma basta scendere dal pulmino per rendersi conto che a pochissimi chilometri dal confine austriaco, non è più così!
Merano è bella, pulita, ordinata e non facciamo fatica a trovare la moderna e calda palestra che ci ospita; un gentile custode con spiccato accento pugliese (e già la cosa ci sorprende) ci viene ad aprire il parcheggio e ci fa accomodare negli spogliatoi e negli spalti.

Guardiamo gli ultimi due quarti di una partita tra due squadre locali Under 14 maschili che veramente ci sanno fare e giocano punto a punto. Tutti… arbitri, giocatori, allenatori e pubblico, parlano, gridano, tifano e… “inveiscono” solo in chiara lingua italiana. Bene! Il bilinguismo è finito… non esiste più nemmeno qua!
Segnali di cambiamento, quello che cerchiamo anche noi sul parquet, ma… che non troviamo.

Le nostre avversarie sono di almeno una categoria inferiore e nonostante questo, riescono a tenerci testa in un primo quarto sterile di emozioni e di canestri.
Poi il nostro maggior valore tecnico comincia a fare la differenza e minuto dopo minuto, nonostante un gioco con parecchi errori e ancora tanta approssimazione sotto canestro, lasciamo la squadra di casa a “segnare il passo” e ci portiamo avanti con il punteggio.
Partita finita; abbiamo ritrovato la vittoria ma non ancora la lucidità.

Ora dobbiamo fare molta strada… sia per tornare a casa, sia per ritrovare il gioco, quello che fino a prima di Natale ci ha dato tante soddisfazioni e ci ha permesso di puntare in alto.
Arrivederci Merano, torneremo ancora ad aprile e certamente… saremo cambiate e migliorate anche noi, come ci hai insegnato Tu!