IFP Lupe San Marco – Cadelfa Padova 58-56
LUPE SAN MARCO: Rossato 12, Grotto 7, Lacagnina, Gasparin 2, De Rossi 10, Trollo 5, Salvadori 2, Bernardi 8, Agnolin 2, Miazzi 1, Gnesotto 2, Benfatto 7. All. Pernias Escrig, vice Stocco.
CASA DEL FANCIULLO PADOVA: Agostini, Bonan, A. Bottaro, Barusco 9, Collizzolli 7, V. Bottaro, Guennoun 6, Locrati 10, Conte 15, Vego Scocco 3, Parisatto 6. All. Ferro.
ARBITRO: Canestraro di Carmignano di Brenta (PD).
PARZIALI: 12-19, 19-31, 37-45.
E così finisce il primo girone del campionato, con una vittoria all’ultimo di quelle non proprio adatte a chi soffre di cuore.
La partita comincia in maniera identica all’andata, con la squadra padovana che prende un vantaggio intorno ai 10 punti prima che le Lupe riescano a svegliarsi… stavolta però schierando le due lunghe dall’inizio e insieme, e sfruttando la evidente superiorità fisica nel confronto delle giocatrici locali.
Arrivati all’intervallo lungo la differenza è di -11, però paradossalmente sono le nostre ragazze a mostrare un bel gioco, una bella intensità in difesa… purtroppo la palla sembra di non aver voglia di scivolare dentro la retina appesa dal canestro.
E così comincia anche il terzo quarto, l’intensità in difesa si alza ancora e produce dei bei frutti, però neanche con i piccoli aggiustamenti offensivi si riesce a segnare con continuità. Il morale comincia un po’ a scendere, si arriva al -15 e sembra tutto perso quando, come se non bastasse, due giocatrici (Emma e Francesca S.) devono lasciare la partita infortunate in due azioni consecutive. E invece…
…invece no! Con l’ottima difesa che non fa altro che alzare il livello azione dopo azione, e con il lavoro in attacco che comincia finalmente a pagare, la distanza sul tabellone si riduce a una velocità tanto spaventosa quanto inarrestabile.
Finché arriva il sorpasso definitivo, quando mancano 7 secondi alla fine. Cadelfa chiamerà un time out, farà la rimessa dal nostro campo e avrà un ultimo tentativo. Il fallo non è contemplato, ce la giochiamo con la difesa, quella che non è piaciuta ai nostri rivali quest’anno, quella che è l’identità di questa squadra… e quella che non si accontenta di permettere l’ultimo tiro, ma che in maniera eccezionale si permette il lusso di rubare il pallone a pochi secondi della fine.
Bisogna anche fare onore al gioco svolto in attacco, la squadra al di sopra di tutto, passaggi veloci, intesa tra le giocatrici, circolazione di palla rapida e in maniera perfetta, un bel lavoro che se non fosse per qualche tiro sbagliato di troppo, ci avrebbe permesso di evitare la visita dal cardiologo! 😉