Dopo un periodo di silenzio, doveroso rispetto alle regressioni nel gioco della squadra, e perché non infierire è rispettoso, si torna a discutere con maggiore animosità di queste ragazze dell’Under 16 Elite. Questo perché la rinascita si è verificata inizialmente contro Abano, nella capacità di tenergli testa, nonostante la finale superiorità di quest’ultimo, per continuare nella partita contro Vicenza del 9 aprile, dove con grande soddisfazione le ragazze hanno vinto 52-50 e per finire con l’ultima partita di campionato contro Schio del 16 aprile. Confronto molto decoroso per le ragazze della Mazzonetto, tenuta buona per i primi due quarti, punteggio in superiorità per noi; in seguito la precisione del tiro e la capacità di una penetrazione in area più decisa di Schio, ha loro consentito la vittoria con un 63-51. Dal punteggio si può notare che decisamente le nostre Lupe, cambiate, migliorate e più capaci di muoversi come squadra, non hanno decisamente mollato.
Dopo un anno faticoso, chiudere in questo modo consente di poter guardare la squadra in una prospettiva di fiducia in mete nuove, positive e più realizzabili. Ci sono alcune caratteristiche che queste ragazze presentano come gruppo: la capacità di non mollare mai, cosa che prelude ad una convinzione che interiormente ciascuna di loro forse possiede; si può intuire però, che la convinzione per funzionare ha bisogno del nostro crederci. La seconda caratteristica riguarda il tenere testa all’avversario, metterlo nelle condizioni di non essere assolutamente convinto della propria forza, in sostanza costringerlo a metterla in discussione.
In effetti spesso con l’andare del tempo, potrebbe essere questo il rischio che le squadre più forti possono correre, eliminare quel senso di dubbio e di cautela che spesso chi è più in difficoltà ha: la capacità di misurare se stessi, di prevenire, di non presumere. Considerare e non sottovalutare il gioco degli altri e gli altri stessi è una cosa conveniente ai fini della nostra sopravvivenza; le Under 16 Elite hanno dimostrato di saper essere un polo dialettico: nella discussione ciò significa saper contribuire al dialogo rendendolo vivo, senza paura dello scontro e con la voglia di mostrare la nostra personalità. Nel gioco significa sorprendere l’altro, mostrare che non si è scontati e che a volte la determinazione e la forza di volontà contribuiscono a creare cose sorprendenti; il gioco in sostanza non è affatto noioso.
Un grazie a tutte queste ragazze e agli allenatori, per aver allietato il nostro tempo libero, liberando in noi una svariata gamma di sentimenti. Forse c’è un po’ di rammarico nel dover aspettare un anno per rivedere la squadra combattiva in un nuovo campionato, ma il rammarico ricorda che ciò che è accaduto ci ha riscaldato il cuore. E per il futuro che la forza non vi abbandoni mai, visto che in quest’ultimo periodo è rimasta con voi. Per le altre squadre concorrenti: attenzione a noi!!!
Doriana Pilotto