Uniconfort Giovani Lupe – Charly Merano 67-42
 
BASKET GIOVANI LUPE: Simonetto 12, F.Semenzato 11, Bano 15, Bellon 11, Celleghin 5, Cogo 6, Pesavento 7, Lazzarin, Stocco, Simeoni, G. Semenzato, Bernar. All. Petrin.
CHARLY MERANO: Bertolazzi 4, Stafa 18, E. Susto 4, Pazzaglia 2, Avigliano 10, Granetto 3, Xmilaga 1, Basha, F.Susto, Borin, Sommadossi, Unghericht. All. Schwienbacher.
ARBITRO: Bertoncello.
 
Quella di sabato era la prova del nove per le Giovani Lupe targate Uniconfort, che attendevano a San Martino le rivali altoatesine del Charly Merano, prime in classifica con la miglior difesa del girone e forti di 4 vittorie su altrettante partite giocate.
La tensione per l’importante appuntamento si è percepita durante tutti gli allenamenti della settimana, visto che dopo il passo falso contro Cadelfa solo una prova impeccabile e senza errori ci avrebbe permesso di raggiungere le nostre avversarie che, in caso contrario, avrebbero decisamente preso il largo scomparendo dalla nostra linea di tiro.

In queste partite, così delicate e sentite, spesso non basta la normale concentrazione e il massimo impegno, ma serve una spinta in più, uno stimolo ulteriore in grado di trasformare le nostre “cucciole” in affamati “lupi mannari”.
Per una fortunata coincidenza la partita viene anticipata e, per la prima volta, le ragazze dell’Under 16 Silver si trovano a giocare al PalaLupe, lo stesso parquet dove gioca la serie A mentre loro normalmente siedono sugli spalti a sognare di poter entrare, un giorno, a far parte del roster della prima squadra.
Ecco la benzina che serviva!!!

Entrare nello spogliatoio e fare a gara per sedersi nel posto della propria giocatrice preferita (il cui nome è rigorosamente impresso nella targhetta in alluminio attaccata alla seduta) e incrociare nei corridoi Angela Gianolla e Marcella Filippi (con i suoi due cuccioli al seguito, quelli che abbaiano veramente) sono presupposti che scrivono il risultato di una partita ancor prima della palla a due.

E così è, anche se le individualità delle nostre avversarie ci fanno penare e spesso ci tengono “sotto scacco” giocando un basket di eccellente qualità che le porta a chiudere il primo quarto sopra di 3.
Poi però cambiamo marcia e, al grido “non si fanno prigionieri”, prendiamo il largo senza mai indietreggiare nemmeno di un centimetro, chiudendo la miglior partita della seconda fase con 25 punti di scarto e ben tre triple a referto.

Bene, visti i risultati ed i benèfici effetti del Palazzetto… lo prenotiamo già per tutte le prossime partite in casa!!!